Idrogeno, quali gli sviluppi futuri?

In questo articolo desideriamo condividere degli spunti di riflessione derivanti dall’intervista che è stata rilasciata da Stefano Barla, Marine Capital Division Manager Italy di Alfa Laval relativamente alla domanda se l’idrogeno potrà essere il vero carburante verde del futuro.

Una domanda con risposte non scontate, visto che le sfide che si succedono sono sempre più complesse, dalla tecnologia alle nuove normative ambientali, la volontà unanime di ridurre l’impatto ambientale spesso si scontra con la realtà.

L’ampio portafoglio di tecnologie termiche e di separazione di Alfa Laval include soluzioni ideali per consentire la transizione all’idrogeno verde.

Nella produzione di elettrolizzatori (PEM, Alkaline o SOEC), vengono offerti scambiatori di calore a piastre efficienti per il raffreddamento di elettroliti, idrogeno e ossigeno.

Nel portafoglio di scambiatori di calore sono incluse anche tecnologie di desalinizzazione che consentono di utilizzare acqua di mare o di fiume all’interno della produzione, il che è l’ideale se viene gestito un impianto offshore.

IDROGENO: IL FUTURO

Con le previsioni che l’idrogeno verde potrebbe costituire fino al 24% del mercato energetico entro il 2050, la domanda continuerà a crescere a un ritmo rapido. Con l’idrogeno verde, abbiamo una soluzione energetica a emissioni zero per il carburante nei trasporti o la generazione di energia, come calore nell’industria di processo e negli edifici, per lo stoccaggio di energia nonché come un’importante materia prima nell’industria chimica. Offre un enorme potenziale per consentire la nostra transizione energetica, in particolare per i settori hard-to-abate.